Koala è un animaletto con cinque dita per ogni zampa e che si arrampica sugli alberi addormentandosi, di tanto in tanto, fra un ramo e l’altro! Quel giorno Koala aveva una missione, e quella missione si trovava in cima al grande albero della foresta, così cominciò la salita e l’avventura dei nostri amici. Gypset, la giraffa e Sauro, il camaleonte, infatti, lo attendevano fra le nodose radici.

Ed ecco la meraviglia!

A nord della foresta e degli alberi di eucalipto, se ne stavano rintanati tutti i compleanni del mondo, nella valle magica dei giorni! Capitava così di vedere l’8 settembre che prepara la cartella, il 6 dicembre che fa un pupazzo di neve, o il 3 luglio, in vacanza, che fa surf sulle onde del mare. Già, tutti quei giorni erano i compleanni dei cuccioli e dei grandi che lasciavano la valle incantata per abbracciare chi veniva al mondo e, ogni anno, per tornare puntuali e carichi di doni!

Tutti tranne uno: il compleanno dell’orso chiamato Bruno.

Bruno era un animale grosso, peloso e dall’andatura ondeggiante. Amava soprattutto mangiare e dormire, sapeva persino nuotare, ma non voleva saperne di regali, auguri, candeline, di abbracci, né del Tempo! Credeva, infatti, che sentir parlare di quanti giorni fossero trascorsi dalla sua nascita fosse una gran perdita di tempo, anche allora che, a breve, avrebbe compiuto ben 6 anni.

Così Koala, Gypset e Sauro andarono in cerca del suo compleanno. La loro missione era trovare quel giorno: il signor 21 Marzo. Ora sapevano che l’avrebbero trovato nella magica Valle dei Giorni…e si incamminarono.

"Cercavamo esattamente Lei!" Il signor 21 Marzo, che era in realtà un ragazzino, giocava tranquillo nel suo giardino e si girò sorpreso; era qualche anno che non vedeva più nessuno nei dintorni, e ascoltò attento la storia dei tre amici. "Sapete bene, amici, che Bruno dorme fino al 5 maggio, quando vado a trovarlo nella sua tana, lui russa e non mi sente! Credetemi, non c’è tromba che lo svegli". Ma ai tre amici, guardando le margherite che spuntavano ogni volta che 21 muoveva i piedi, venne un’idea grandiosa e chiesero al loro nuovo amico di andare con loro fino alla tana di Bruno.

Fu così che quando arrivò il signor 21 Marzo, improvvisamente la natura nel villaggio intero si risvegliò: il verde dei prati si mescolò all’azzurro del cielo, i fiori di magnolie diventarono grandi e rosa, le margherite spuntarono in ogni dove, e una tavolozza di colori dipinse il mondo. Bruno fu svegliato da un suono nuovo, non erano trombe né tamburi d’orchestra, né voci che lo chiamavano, come già era accaduto; era un suono lieve, era il rumore dei fiori che sbocciano e dell’erba che spunta, delle uova che si schiudono nei nidi e delle fronde che si riempiono di foglie generose: era il canto di primavera!

L’orso uscì dalla tana curioso, questa volta senza provare il desiderio di ritornarci subito e, lì fuori, trovò i suoi amici con una torta grandissima coperta di miele dorato, palloncini colorati e qualche regalo, pronto a festeggiarlo. Bruno ondeggiò tutto felice verso i suoi amici mentre il signor 21 se ne andò per tutto il giorno a far miracoli qua e là, allegro. Bruno pensò, fra sé e sé teneramente, che il suo unico mondo stava partecipando di un regno che cambia e si spalanca, sboccia e sogna, fiorisce libero nell’aria come una scoperta e, come l’amore, trova la strada.

Testo di Donatella Venditto

Illustrazioni di Claudio Cernuschi

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