Forse ti sarai chiesto dove nascono le feste! E' un luogo misterioso, in una terra lontana e dove abitano da tanto tanto tempo le idee, le favole e i sogni; anche quelli che si fanno ad occhi aperti, che sono opera di gnomi dai cappelli blu e che, al mattino, le farfalle portano ai bambini di tutto il mondo.
E' un mondo abitato chiamato Tana.

Là viveva una piccola renna. Era la più piccola renna con i più grandi zoccoli mai visti prima d'ora; con quelle zampe, a dire il vero un po' corte, ne combinava di tutti i colori: inciampava, faceva un gran rumore e spesso rotolava e, soprattutto, non volava, come invece facevano le altre renne di quel paese!
Infatti, nessuna renna era come Lappi!
Per questo spesso era triste e solo e, così, decise di andare in cerca della famiglia delle renne dalle zampe corte. E si mise in cammino.
Ma fatta una lunga discesa di neve bianca... PATAPAM... si trovò in un batter d'occhio pancia a terra e zampe ovunque. Era abituato a rotolare ma quello era ghiaccio, un fiume di ghiaccio! Che guaio! Ma, all'improvviso, comparve un piccolo leone bianco che se ne stava seduto sulla riva e lo guardava: "Prendi questo" disse con grandi occhi azzurri che ridevano "quando sei pronto io tiro", Lappi non esitò e scivolò con un ramo in bocca trascinato fino a riva dal piccolo forte leone bianco. "Chi sei?" chiese Lappi in salvo, "Pan, l'ultimo dei leoni bianchi" rispose, anche lui sembrava davvero triste.

"Ehi amici" disse una vocina, "perché quell'umore?" "Sono una piccola renna un po' maldestra e quel che è peggio, gli amici ridono di me", disse Lappi mogio.
"Nessuno vuol stare con me perché faccio paura e non potrò mai diventare un re così" disse Pan imbronciato.

Ma la vocina, che era un piccolo usignolo vestito di rosso, rispose: "Cos'è che non va se non hai le lunghe zampe, e cosa non va se fai paura? Tu hai il coraggio di chi esplora, tu ingegno e bontà" e, così cantò: "se vuoi puoi ballare, puoi cantare al mondo incantato, magari anche saltare; se fai un bel salto puoi arrivare sin qua, prova ti piacerà, basta provare e anche tu ci riuscirai; alza la zampa e sbattila giù; piccolo leone vieni anche tu! Fai un balzo, fanne un altro e questa poi, è una capriola, che il tuo regno ti fa inventare".

E fu così che cominciarono a saltare che sembravano danzare e anche volare! Fin sopra le cime altissime degli alberi, prima Pan e poi Lappi, infine l'usignolo. Finché da lassù, videro che tutti gli animali stavano andando in fila verso valle, tutti gli animali che puoi immaginare. "Dove vanno?" chiesero Lappi e Pan insieme. "Andiamo a vedere" disse l'usignolo. "Vanno tutti a quella grande pietra e si danno un gran daffare, guardate, c'è chi accende i fuochi, chi prepara i dolci, chi ride e chi ruggisce, chi gioca e chi combatte, guardate là, c'è chi fa pacchetti di Natale!" e videro anche che ognuno aveva portato qualcosa per qualcuno e dava qualcosa a qualcuno!
"Che cos'è?" chiese Lappi. "UNA FESTA" disse l'usignolo. "Cos'è una festa?"... "E' un luogo da immaginare, che ha un sapore, dov'è un focolare e il suo calore e, dove poter cantare, ballare, saltare!" disse l'usignolo felice, "Andiamo!"

...E da quell'incontro importante Lappi e Pan capirono che basta un salto, un salto sempre più in alto, e da lassù compare un sogno, che è come una festa da cui sgorga l'amore che muove il cuore, e col mondo che si anima in amicizia e simpatia, io vi dico, nella vita è bello avere un canto lieve e un usignolo, per amico!

Testo di Dania Ferrari

Illustrazioni di Daria Piromalli

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